LE NORMATIVE


Le Scuole di Specializzazione hanno subito, in anni recenti, due momenti di profonda riforma: nel 1995 e nel 2005.
La riforma del 2005, che ha trovato applicazione a partire dall'anno accademico 2008-2009, si basa sul D.M. 1 agosto 2005 (G.U. 5 novembre 2005 n. 285 - Suppl. Ord. 176) e sul D.M. 29 marzo 2006
Tali decreti collocano le Scuole di Specializzazone in Anatomia Patologica nell'Area dei Servizi Clinici, nella Sotto-Area dei Servizi Clinici Diagnostici e Terapeutici e nella Classe della Medicina diagnostica e di laboratorio, insieme alle Scuole di Specializzazione in Biochimica Clinica, in Microbiologia e Virologia e in Patologia Clinica.
Per la scuola di Specializzazione in Anatomia Patologica il citato decreto indica i seguenti Profili di Apprendimento:

Lo specialista in Anatomia Patologica deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della patologia sistematica anatomopatologica autoptica, macroscopica, microscopica, ultrastrutturale e molecolare, finalizzate alla specifica attività assistenziale propria dell’anatomopatologo ed all’attività peritale.
Deve essere in grado di riconoscere e diagnosticare a livello macroscopico e microscopico le alterazioni morfologiche degli organi, dei tessuti e delle cellule nei preparati citologici, nel materiale bioptico ed in corso di riscontro diagnostico.
A tal fine lo specialista in anatomia patologica deve acquisire le necessarie competenze nell’applicazione ed interpretazione diagnostica in patologia umana delle metodiche anatomiche, istologiche, citologiche, istochimiche, immunoistochimiche, ultrastrutturali e di biologia molecolare, nonché capacità nell’utilizzo di metodi relativi al controllo di qualità ed alle valutazioni quantitative. Sono specifici ambiti di competenza dello specialista in anatomia patologica la diagnostica autoptica, macroscopica, istopatologica, citopatologica, istocitopatologica intraoperatoria, ultrastrutturale e la caratterizzazione biomolecolare delle lesioni di cellule, tessuti ed organi e dell’intero organismo, finalizzate alla diagnosi di esse, utili anche per l’orientamento prognostico e terapeutico, e per la valutazione epicritica della diagnosi e dei correlati anatomo-clinici.


La stessa norma indica poi gli Obiettivi Formativi:
vengono indicati degli Obiettivi Formativi Integrati, ovvero Tronco Comune, relativi a tutte le Scuole della Classe:
Acquisizione delle conoscenze nell’ambito delle discipline che contribuiscono alla definizione della Classe della Medicina Diagnostica e di Laboratorio (Biochimica clinica, Patologia clinica, Microbiologia e Virologia, Anatomia patologica), e di quelle utili alla caratterizzazione del percorso formativo comune alle diverse tipologie di Scuola (Patologia generale, Medicina interna, Chirurgia generale) con particolare riguardo alla patologia molecolare, fisiopatologia e patologia generale, immunologia ed immunopatologia.
Seguono gli Obiettivi Formativi per ciascuna dele Scuole della Classe:
Per la tipologia ANATOMIA PATOLOGICA (articolata in cinque anni di corso), gli obiettivi formativi sono:
obiettivi formativi di base:
- acquisizione di competenze nell'uso degli strumenti e delle metodiche dei laboratori di istologia.
- acquisizione di conoscenze fondamentali di genetica, biochimica, biologia molecolare, statistica medica, epidemiologia, e di modalità di valutazioni morfometriche;
obiettivi formativi della tipologia della Scuola:
- acquisizione di conoscenze approfondite di anatomia patologica sistematica, di tecnica e diagnostica delle autopsie, delle basi teorico pratiche dell’istochimica e dell’immunoistochimica, della patologia ultrastrutturale, della citopatologia diagnostica, compresa la citologia aspirativa con ago sottile, e della biologia molecolare applicata alla diagnostica.
- la maturazione di completa capacità di diagnostica morfologica delle alterazioni cellulari, dei tessuti e degli organi, e della valutazione patogenetica ed epicritica di esse anche in rapporto al trattamento terapeutico.
- l'acquisizione degli elementi fondamentali utili alla valutazione, anche epicritica, delle correlazioni anatomo-cliniche delle principali patologie subspecialistiche quali neuropatologia, patologia cardiovascolare, dermatopatologia, ematopatologia, nefrouropatologia, ginecopatologia, patologia pediatrica, patologia ossea e dei tessuti molli, patologia gastroenterologica, endocrinopatologia, patologia respiratoria, la patologia oncologica e tutto quanto concerne la diagnostica morfologica relativa a cellule, tessuti e organi.
- l'acquisizione di esperienza di monitoraggio morfologico dei trapianti d’organo. L'apprendimento di competenze necessarie per l’organizzazione e la gestione del settorato e dei laboratori di diagnostica istopatologica, di citopatologia diagnostica, di istochimica ed immunoistochimica, di patologia ultrastrutturale e di biologia molecolare applicata alla istocitopatologia, ivi compresi la sicurezza nel posto di lavoro e lo smaltimento dei residui biologici e chimici.
Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia:
- partecipazione a corsi di aggiornamento, seminari, dimostrazioni, conferenze e congressi con tematiche direttamente pertinenti o comunque di completamento al percorso formativo in anatomia patologica, accreditati dal ministero della salute per l’educazione continua in medicina;
- maturazione critica nella ricerca bibliografica; scelta dei manuali di tecniche istopatologiche, istochimiche, immunoistochimiche, di microscopia elettronica e di biologia molecolare, e dei trattati e delle riviste scientifiche e professionali di anatomia patologica;
- l'informatica nella diagnostica istopatologica;
- raccolta ed interpretazione di dati anamnestici e clinici utili alla formulazione della diagnosi anatomopatologica macroscopica e microscopica, della prognosi e dei suggerimenti terapeutici;
- organizzazione e gestione del settorato di anatomia patologica: acquisizione di dimestichezza con gli strumenti di uso abituale; capacità di guida del personale tecnico addetto alla manutenzione del settorato, alla ricomposizione delle salme e allo smaltimento dei residui;
- apprendimento della tecnica e diagnostica delle autopsie, dall’esame esterno della salma al prelievo e all’esame macroscopico dei visceri, compresi i dispositivi di protezione per le salme infette; - partecipazione ai lavori in sala settoria ed esecuzione delle autopsie; partecipazione all'esecuzione di almeno 100 riscontri diagnostici, ivi compreso il relativo completamento istopatologico;
- compilazione del verbale di autopsia e interpretazione dei verbali di archivio;
- acquisizione della capacità di valutazione epicritica e correlativa anatomo-clinica, assieme ai clinici, delle lesioni osservate nel riscontro diagnostico;
- maturazione della capacità di organizzare e condurre conferenze anatomo-cliniche;
- acquisizione di capacità diagnostica macroscopica e di descrizione dei prelievi operatori;
- esecuzione dell' esame macroscopico di almeno 1.500 pezzi operatori;
- organizzazione e gestione dei laboratori di istopatologia, citopatologia, immunoistochimica e, ove esistenti, di patologia ultrastrutturale e di biologia molecolare;
- preparazione e manutenzione dei reagenti necessari per l’allestimento dei preparati istologici, citologici, immunoistochimici e per l’estrazione e lo studio degli acidi nucleici: fissativi e coloranti per il microscopio ottico e per quello elettronico, reagenti e sieri per l’immunoistochimica, sonde per l’ibridizzazione degli acidi nucleici, reattivi e metodiche per la caratterizzazione dei profili di espressione genica tissutale con tecniche di biologia molecolare;
- smaltimento dei reagenti chimici non più utilizzabili;
- esperienza nell'uso dei microtomi, degli ultramicrotomi e dei criotomi; competenza nell'impiego del microscopio ottico a luce, a contrasto di fase, a luce polarizzata ed a fluorescenza; conoscenza dei principi della microscopia elettronica a trasmissione ed a scansione e della microscopia multifocale;
- allestimento dei preparati istologici ed esecuzione di reazioni istochimiche ed immunoistochimiche su strisci e su sezioni;
- lettura al microscopio dei preparati istologici di almeno 5.500 biopsie e assunzione progressiva di capacità diagnostica autonoma in istopatologia;
- lettura al microscopio dei preparati citologici di almeno 2.500 pazienti e assunzione progressiva di capacità diagnostica autonoma in citopatologia ed in citologia aspirativa con ago sottile;
- esperienza nella valutazione dei preparati istochimici ed immunoistochimici al fine della formulazione della diagnosi e della caratterizzazione biomolecolare della lesione;
- esperienza nella valutazione dell’informazione derivata da tecniche di biologia molecolare al fine della formulazione della diagnosi istologica e della caratterizzazione biomolecolare della lesione;
- partecipazione all’esecuzione e all’iter diagnostico di almeno 400 biopsie intraoperatorie ed estemporanee su preparati istologici e citologici per striscio ed apposizione;
- controllo preventivo del donatore e monitoraggio istocitopatologico dell’organo trapiantato;
- capacità di valutazioni morfometriche;
- aggiornamenti sul controllo di qualità in istopatologia;
- per il raggiungimento delle finalità della specializzazione è richiesta la partecipazione all’esecuzione e all’iter diagnostico, con assunzione progressiva di responsabilità ed autonomia di refertazione, dei seguenti atti specialistici:
- esame macroscopico di almeno 1.500 pezzi chirurgici,
- almeno 5.500 diagnosi istopatologiche, comprese quelle con eventuali indagini istochimiche, immunoistochimiche, ultrastrutturali e di biologia molecolare;
- almeno 2.500 diagnosi citopatologiche, incluse quelle di citologia aspirativa con ago sottile;
- almeno 250 diagnosi intraoperatorie,
- almeno 100 riscontri diagnostici, ivi compreso il relativo studio istopatologico;
Le attività caratterizzanti elettive a scelta dello studente sono quelle utili all’acquisizione di specifiche ed avanzate conoscenze di anatomia patologica sub-specialistica, come la neuropatologia, la patologia cardiovascolare, la patologia pediatrica e geriatria, la patologia ultrastrutturale e la biologia molecolare diagnostica; di screening di malattie ereditarie; di prevenzione e monitoraggio delle malattie neoplastiche; di screening della morte improvvisa con implicazioni di patologia forense.











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